Il Principe del Lago

Il Principe del Lago: Torlonia, Cesare o da Vinci: chi si nasconde dietro la più grande opera idraulica dell'antichità? di PROIA, FRANCESCO

Proia, Francesco. Il Principe del Lago: Torlonia, Cesare o da Vinci: chi si nasconde dietro la più grande opera idraulica dell'antichità? (Anfiteatro Editore)

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta

La custode della chiesa, un'anziana signora vestita di nero, li stava già aspettando sul posto. Grandi salutò la donna e lei, dopo aver ricambiato il saluto, si diresse con passo claudicante verso l’ingresso della chiesa per aprire il robusto cancello di ferro. ‹‹Signora Costanza, non entriamo subito›› l’avvisò Grandi che era rimasto fuori con Alessandro ‹‹Stiamo aspettando un ospite››. L’anziana annuì senza fare domande poi prese una scopa ed iniziò a spazzare il pavimento coperto da coriandoli e chicchi di riso. Borbottando tra sé e sé continuava a sostenere che sarebbe stato più che lecito vietare i matrimoni in una chiesa così importante ‹‹Qui è venuto in visita anche il Papa!›› recriminò l’anziana agitando in aria la scopa ‹‹Vi sembra giusto che la gente si ricordi di questa chiesa solo quando deve sposarsi?›› quindi continuò a lamentarsi elencando i numerosi gesti d’inciviltà di cui incolpava i “giovani d’oggi”. (Capitolo 20, p.140)

L’anziana custode vedendo l’uomo in abito talare s’incuriosì, smise di spazzare per terra e si avvicinò. Quando capì che si trattava di un prelato proveniente dallo Stato del Vaticano, gli raccontò con dovizia di particolari che era stata lei, da sempre custode di quella chiesa, a fare da guida al Santo Padre durante la visita di qualche anno prima. (p.141)

‹‹… sembra che anche il Santo Padre stia valutando l’idea di venire in visita in questa chiesa››. Alla signora non parve possibile: due papi in pochi anni nella chiesa di cui lei era l’orgogliosa custode. (p.141)

... un vecchio e logoro dipinto della Vergine con Gesù bambino. Costanza, un istante prima che Grandi potesse spiegare di cosa si trattasse, intervenne didascalica ‹‹Quella è la Madonna della Merla››. (p.144)

‹‹Il miglior reperto di questa chiesa purtroppo non è più qui›› (p.144)

‹‹Si tratta della Croce degli Orsini, un capolavoro di oreficeria realizzato in dodici lamine d'argento sbalzato e inciso, arricchito da smalti traslucidi››. (pp.144-145)

... dal 1994 è esposta nel castello Piccolomini di Celano, ma durante il ventennio fascista era stata portata a Palazzo Venezia dove faceva bella mostra di sé nella sala attigua allo studio dell’allora Presidente del Consiglio, Benito Mussolini (p.145) 

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